Continui universi

"Vedo vuoto ovunque guardi. Perché a te non accade? Non trovo appigli in ciò che tu consideri saldo, io cado continuamente in nuovi abissi, dove niente basta, dove non c’è arrivo. Vivo altrove, o forse non è vita, poiché anche io non sono che uno spazio vuoto. Cerco chiarezza nell’oscurità dell’universo con una candela in mano, ma ciò che riesco ad immaginare non mi basta. Cosa si estende oltre colui che sogna, che ne è di me mentre dormo e dimentico? Quando perdo ogni speranza nel pozzo delle mie paure, quando la fantasia non è abbastanza grande per trovare pace? Come posso respirare sapendo così poco di me, di dove nasce il respiro? Il nulla si spalanca sempre, e ogni verità è sempre giusta e sbagliata nello stesso istante. Non posso scegliere, nessuna delle risposte mi appartiene. Non sento nulla, perché faccio posto ad ogni parte di me, e così scompaio. Sottile, inconsistente, persa eppure a casa nel mio silenzio. E’ di me stessa che perdo ...