A lezione dagli Animali - La cagnolina, l'unghia e la nonna

 


Come premessa a questo post, so benissimo che può sembrare assurdo, a volte alcune storie stupiscono persino me, che a queste stranezze un po' mi sono abituata. Il fatto è che immaginando che il numero di cose possibili sia infinito, non mi preoccupo troppo di inseguire qualche verità; so che gli eventi sono risonanze nelle possibilità del mio sentire, che qui prendono forma in una narrazione limitata; senza alcuna pretesa di comprensione o di insegnamento, senza fare troppe domande, queste parole portano con sé il significato più profondo che non può essere detto, e che ciascuno può raccontare a suo modo, con la storia che preferisce.

Zoe è una cagnolina che deve affrontare un intervento chirurgico ad una zampa per via di un problema importante che ha coinvolto in particolare anche un’unghia. Abbiamo iniziato con lei una preparazione all’intervento per aiutare i reni a ripulirsi e rafforzarsi attraverso terapie di vario tipo e trattamenti Reiki. La condizione di Zoe è migliorata molto, e nonostante alcuni esami ancora non proprio a posto da tenere d’occhio, il dolore ed il gonfiore erano diminuiti in modo evidente. 

Ad un certo punto durante questi trattamenti, l’immagine simbolica che è comparsa mostrava l’unghia raddrizzarsi e riprendere la sua posizione normale nella zampa, per poi passare ad altre immagini completamente diverse in cui compariva la nonna dell’umana di Zoe: si scusava per il passato, per ciò che aveva abbandonato e lasciato indietro, e teneva per mano suo marito. La sensazione forte era che da quel problema alla zampa qualcosa stessa fuoriuscendo nel tentativo di chiudere un ciclo, e che richiedesse ancora un po' di tempo, ma che stesse lavorando.

Confrontando questo messaggio con la proprietaria, senza voler entrare troppo in dettagli suoi personali, mi ha confermato come avesse delle questioni in sospeso circa la storia passata con queste due figure, esperienze importanti che si erano verificate quando lei era piccola e che ancora la condizionavano. Proprio in questo periodo la ragazza sta lavorando su temi come il tradimento percepito all’interno dei rapporti famigliari, e questo coincideva con l’ultima immagine che era arrivata, in cui lei stessa appariva neonata nelle mani di qualcuno, in attesa di amore e piena di fiducia e speranza.

Mi fanno sorridere questi episodi, mi confermano sempre quanto altro ci sia, che noi tentiamo di raccontare a parole.

Ora, non so dire se l’intervento si renderà necessario in tempi brevi, non è questo il punto e anche se capitasse quest’ultima possibilità, la consapevolezza del nodo di quel sintomo renderebbe l’esperienza aperta a ciò che occorre ricevere. Quale lavoro si fa su una storia del genere? Dopo tutto quello che ci raccontiamo sul non-bisogno di lavorare su di sé, come si mette mano ad una cosa del genere? Non immaginate di dover attuare chissà quale pratica o trattamento per liberare/pulire/sciogliere: se questa sensazione è arrivata è perché è già libera, basta accoglierla ed esserne consapevoli, lasciandola poi andare perché si chiuda.

E come dicevo, può essere che nonostante questo quella zampa abbia comunque ancora bisogno di cure: non parliamo di un messaggio che contiene un significato da comprendere, ma di un attaccamento di cui liberarci, spero che il senso sia chiaro. Se restiamo consapevoli e presenti, aperti e disponibili a lasciarci togliere la nostra storia pezzo dopo pezzo, il corpo saprà fare da sé. Fino ad allora possiamo aiutarlo con tutto ciò che lo aiuta, senza farci spaventare da ciò che è solo uno strumento, e che di per sé non ha alcun potere.

Ora, di tutto questo ciascuno ne pensi ciò che vuole. A me piace vivere in questo mare di cose inspiegabili, senza pretesa che per gli altri abbiano lo stesso potere; non posso più credere al contrario, né accettare di vivere in un luogo più piccolo di questo infinito. E chissà quante altre cose ci sono da sperimentare e da diventare!

Commenti