A lezione dagli Animali - Il seme e la pianta
L’incontro con una imponente, piccola cagnolina mi ha riportata al tema dell’integrità nella mia vita. Integrità di cosa? Dei miei frammenti interiori, delle mie singole parti che vivono in conflitto perenne fra loro, sopravvivendo l’una all’altra ed affacciandosi a spintoni alla finestra della mia coscienza. Sento sempre di essere intenta ad aggiustare qualcosa, a tenere in equilibrio le mie sensazioni ed i miei pensieri.
"Il seme - diceva questa cagnolina - contiene tutta la pianta". L’intero processo, l’intero percorso è contenuto nel suo inizio. Non ci sono parti estranee al processo, ciò che non serve viene lasciato andare spontaneamente quando è passato il suo tempo. Ma niente che si presenti è fuori posto.
Tuttavia l’integrità richiede un passo in più: il considerare la nostra intera esperienza come parte, a sua volta, di qualcosa di più grande. Microcosmo e macrocosmo. Sembra di poter riconoscere un filo unico che attraversa il nostro tempo, un filo che ci restituisce continuità con il passato ed il futuro, non disperdendoci in essi, ma mostrandoci come tutto ciò che esiste di reale sia il presente. Tutto il tempo è presente, tutti gli istanti sono completi in se stessi.
In questa continuità tutto ciò che accade è al suo posto, tutto ciò che accade è parte di noi, senza eccezione. Non siamo la misura di niente, siamo soltanto il percepire di questo fluire incessante di armonia che ci attraversa, ci compone e ci avvolge. Un’armonia piena di contrasti, eppure sempre intonata.
Riuscire a vedere le proprie esperienze dal sentire anziché attraverso la
concettualizzazione mostra qualcosa per noi di incredibile: non esistono
contrasti in ciò che siamo. Non esiste conflitto nell’unità. Ogni singolo pezzo
trova posto in me.
Stupefacente
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