Una diversa conoscenza

Se dalla superficie del mare cerco di osservare il fondale, ci saranno giornate tranquille di acqua calma in cui sarà facile scorgerlo e giornate di tempo perturbato in cui le acque agitate lo nascondono. Ma il fondale è sempre lì, anche quando lo dimentichiamo, anche quando ci confondiamo, fissandoci sulle acque e scambiandole per ciò che stavamo cercando di vedere. Abbiamo forse già usato questo esempio, ma qui non vogliamo parlare soltanto dell’importanza di sapere cosa osservare nella propria ricerca interiore, quanto considerare una cosa ovvia e banale che però ha un’importanza fondamentale. Anche quando non lo vediamo, noi sappiamo che il fondale è lì. Non è in dubbio, non è in discussione. Forse non possiamo aggiungere alcuna altra informazione a questo, ma che ci sia lo sappiamo per certo. Ecco il punto: c’è qualcosa di noi stessi che conosciamo per forza, senza incertezze, senza scarto, senza bisogno che ci venga insegnata, né soprattutto senza bisogno di doverla r...