Di cosa è fatto il Cielo
Pensavo a come la vita non sia atro che un insieme di percezioni, e di come ciascuna di esse a sua volta non sia che una somma di impressioni a cui diamo un’interpretazione. La vita è un’esperienza del tutto arbitraria e soggettiva, in cui a dispetto delle apparenze non ci sono regole a cui adattarsi. Che il cielo sia definito “blu” è una convenzione, perché “blu” è soltanto una parola. Nessuno sa di che colore sia il cielo, nessuno sa davvero quanto fa 2+2, o cosa sia il “2”. Perciò, viviamo immersi in continui miracoli che prendono vita dal nostro intendere le cose in un modo o nell’altro.
Se ripenso all'elefante rosa di cui ho scritto, non posso fare a meno di considerare come tutto ciò che ci scambiamo a vicenda diventi qualcosa che rendiamo vero nella nostra vita in virtù della credenza di una verità oggettiva da trovare e realizzare. La nostra esperienza è un collage di frammenti che raccogliamo ovunque, cercando di intuire quale disegno stiamo descrivendo. Scavare dentro le parole potrebbe incrinare la nostra certezza nelle interpretazioni più basilari su cui siamo soliti appoggiarci, eppure questo è il Sogno, questa l’immaginazione e la forza creativa: vedere altro, o più semplicemente smettere di sapere cosa si sta guardando e scegliere a cosa dare vita.
Le possibilità sono infinite.
Chissà di cosa sono fatti realmente gli alberi e le nuvole!!!
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