Il gioco dei punti
Osservo una sfera, ma se mi addentro in
ogni suo punto esso scompare, e se scompaiono i suoi punti allora anche la
sfera intera scompare. Cos’è dunque che sto osservando? Possibile che la sfera
non esista? Potrebbe essere allora qualunque altra forma, un cubo o una
candela, o niente. Mutevole ciò che osservo, devo per forza essere mutevole
persino io. Osservo ciascuno dei miei punti, ed esso scompare. Cosa resta di
me? Sono forse io quella sfera? Cosa è cosa? Se scompaio io, che osservo e so a
me stessa di stare osservando, rimane davvero qualcosa da osservare? Forse ciò
che posso osservare esiste solo per ricordarmi che sono solo osservazione? Sono
davvero io l’osservatore o è la sfera che sta osservando me? Sono protagonista
o il punto che scompare nell’osservazione di qualcun altro?
Le onde del mare continuano ad arrivare
sulla riva per poi andarsene. Stanno forse osservando il cielo ed il tramonto
come me? O sono esse il cielo stesso come lo sono io? Non ho nessuna di queste
risposte, anche le mie domande scompaiono quando guardo con attenzione.
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