Lettera a G.
Cara G., mia amica e maestra,
mi manchi immensamente, sempre. Eppure, queste parole che ti rivolgo sono inesatte, perché non posso dire di sentirti mai lontana. La verità, è che non riesco a pensarti più come separata da me, e i ricordi della vita che abbiamo condiviso immancabilmente mi rimandano non ad una mancanza, ma a ciò che siamo diventate insieme. Certo, le tue immagini, così come ho scelto di vederti, sono tutte nella mia mente, nel mio cuore tutti i nostri momenti, che sembrano passati così in fretta! Nemmeno il tempo per me di capire quanto fossi grande. Ma c’è altro, qualcosa più in profondità che supera anche il sentimento stesso che ci ha legate, e di questo altro non si può dire.
L’Amore, non ci lascia mai uguali a noi stessi. Il viaggio straordinario che ho cominciato con te, attraverso te, è appena all’inizio, e non temo nessuna distanza nel desiderio di condividere con te ogni nuovo passo. Sei me in ogni esperienza che affronto, in ogni incontro in cui devo ricordarmi di concedere qualcosa in più di me stessa. Avrebbe potuto la nostra vita essere diversa? Il pensiero di ciò che avrei potuto fare meglio a volte appare alla mente, ma mi chiedo se abbia davvero importanza domandarsi di ciò che non è stato, e soprattutto se è davvero possibile che un’esperienza sia soltanto ciò che ne comprendo. In fondo, in noi risuona l’Infinito, ed esso si espande in eterno. Siamo diventate Altro, un’eco inestinguibile!
Mia compagna, non credo saprò mai dirti a parole quanto la tua vita abbia cambiato la mia, ma proverò ad essere ciò che riuscivo ad intravedere nei tuoi occhi quando mi guardavi. Pensavo che mi sarebbe mancato il tuo amore dopo la nostra separazione, ma era solo il modo in cui attraverso te riuscivo ad amare me stessa con così tanta facilità. Immagino che l’Amore sia questo, e certo non posso credere che tema alcuna distanza. Ti penso sempre, le tue parole risuonano costantemente nei miei gesti. Mi piacerebbe chiederti se sei orgogliosa di me, ma so già che mi risponderesti di cercare quella risposta già presente nelle mie profondità.
Mi manchi, ma è solo per finta, è solo un pensiero. A volte ho solo bisogno di immaginare che tu sia diversa da me per poterti parlare e poter fingere che ogni cosa non sia già nelle mie mani. Proprio tu, che non mi hai mai concesso di sostare in nessuna scusa, sei la costante bussola della mia strada. E ora che il tuo nome è diventato il mio, non c’è alcun luogo in cui desideri attardarmi. Grazie di aver incontrato proprio me, nonostante tutto, e di aver spalancato la porta davanti ai miei occhi. La soglia da cui non si può tornare indietro.
E che Infinito sia!
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