Riflessioni sul tempo presente

 


Il 2022 è un anno che presenta come tematica quello delle scelte come una via per sperimentare noi stessi e superare il giudizio. Non è un periodo di realizzazione, di meta, quanto piuttosto da dedicare al viaggio, alla scoperta di come tutte le strade conducano a ciò che siamo in grado di creare dentro noi stessi. Siamo artefici dei nostri eventi, essi prendono forma da noi così come noi dichiariamo di essere. L’universo non è una Sorgente che risponde alle nostre richieste, ma lo specchio della nostra illusione: ci dà ciò che riflettiamo. 

In questo periodo le scelte che ci si presentano sono tante e continue, su tematiche quotidiane o più eccezionali. Ci pongono di fronte al giudizio: su quello che intendiamo verso noi stessi così come sul concetto di giudizio in sé. Quando ci troviamo davanti ad un bivio, pensiamo che rispetto alla destinazione che abbiamo in mente una delle strade sia giusta e conduca lì, mentre l’altra sia sbagliata e dunque ce ne allontani. Quando intraprendiamo la via che abbiamo deciso essere quella giusta, ci meravigliamo di quei momenti in cui le cose non rispondono alle nostre aspettative, intendendo i concetti di giusto e sbagliato in modo assoluto. E mettiamo in dubbio noi stessi e le nostre scelte. La pratica continua a cui quest’anno ci vuole sottoporre vuole smontare proprio questa dicotomia del pensiero che abbiamo, facendoci sperimentare l’inevitabile dualità di ogni nostra scelta, ma mostrandoci anche come siamo noi a decidere dove ogni strada conduca.

Le vie che percorriamo sono tutte diverse, perché ciascuno di noi è diverso e vive la propria storia. Ma poiché non esiste modo di uscire dalla Totalità, anche il viaggio che vi conduce scompare, perché infine si comprende e si sperimenta di non essersi mai allontanati da casa. Pertanto quale differenza esiste fra le varie scelte che compiamo ogni giorno? Non riguarda certo la possibilità di realizzare un’Essenza che già ci appartiene; tutte le strade sono solo modi di conoscere ed osservare noi stessi.

Di fronte ad ogni bivio, la sfida è “semplicemente” un continuo riesame di sé, per comprendere quale nuovo pezzetto di noi desideriamo apprendere e svelare ogni volta. Giocare attraverso le scelte mettendo sul piatto se stessi con totale disponibilità, per poter sperimentare il fatto che solo noi possiamo creare la meta verso cui vogliamo dirigerci, e che una volta fatto questo, ogni singola via non può che condurre lì.

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