Fiori d'inverno

 


Mi guardano perché vesto di nero, e cercano in me ferite, paure ed angoli nascosti, senza riuscire a sentire le mie parole quando racconto del buio con lo stesso amore con cui essi dipingono il giorno. 

Non attraversiamo mai la notte se non correndo, se non aspettando, perché non sappiamo stare nel momento in cui i contorni scompaiono. In cui svaniscono le differenze. Così tanta è la paura che cadiamo nel sonno. 

Osservo gli alberi da quando ero piccola, da essi ho appreso l’imperturbabilità nello scorrere delle stagioni e delle condizioni del tempo. Ondeggiando nel forte turbine del vento, sono immobili come sotto la luce calma del sole. I fiori non attraversano l’inverno, lo vivono, anche quando muoiono fra le sue fredde correnti. 

Nel momento del buio più profondo, siamo sempre altrove, distanti anche di un solo piccolo passo, ma infinitamente lontani da ciò che potremmo vedere: che il bianco ed il nero sono lo stesso colore, che la vita e la morte sono la stessa Esistenza.

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