Vivere felici
In questo periodo capita spesso che gli argomenti di cui mi ritrovo a parlare con amici e clienti tocchino la questione della cura e della guarigione. Che siano tempi di enorme cambiamento è ormai evidente credo a tutti, e sul piano più prettamente materiale molte cose iniziano a funzionare con difficoltà.
Il bisogno di cure ci mette più che mai di fronte a numerose tematiche personali: quanto ci ascoltiamo e ci conosciamo, quanto abbiamo fiducia in noi stessi, quanto siamo capaci di andare oltre le parole per non lasciare che creino la nostra realtà, quanto potere abbiamo su noi stessi, quanto profondamente siamo in grado di prenderci cura delle nostre ferite, … Sappiamo che lo stato di buona salute dipende da tanti fattori, e che per quanto non sia una garanzia, avere uno stile di vita sano ci aiuta a preservare il nostro sistema immunitario: quindi mangiare bene, fare attività fisica, ridurre lo stress. Sembrano punti semplici, ma non è così: dobbiamo avere la voglia di informarci, cercare prodotti, avere consapevolezza dell’impatto delle nostre azioni sul pianeta, trovare tempo da dedicare a noi stessi.
Ma la questione dello stress è ancora più sottile. Come si riduce la tensione quando viviamo con ritmi assurdi immersi in attività che non ci piacciono, che svolgiamo solo per lo stipendio, e che sono in successione continua? Non abbiamo tempo per riposarci, anche di notte dormiamo male, come potremmo mai essere rilassati se non abbiamo tempi morti? Considerate che il continuo cercarci attività da svolgere, anche quando ci allietano e ci piacciono, non toglie il problema dello stress, che di fatto non è che una continua sollecitazione.
Gli animali in natura vivono con ritmi ben più lenti dei nostri, e la vita che ci siamo costruiti è in realtà una nostra scelta a cui almeno in buona parte potremmo provvedere con utili cambiamenti. Ma ovviamente il non avere tempi morti nasce dal nostro bisogno di fuggire a ciò che risiede in quel silenzio, quindi quale soluzione esiste allo stress? Cosa significa vivere felici? In fondo ci sono persone che si definiscono felici e contenti che si ammalano e altre depresse che vivono benissimo. Che cos’è davvero lo stress? Non è forse l'impossibilità di sentirci liberi da continui doveri e limiti? Dall'essere sempre fatti in un certo modo, dal dover essere sempre i migliori, dall'avere sempre aspettative e continui bisogni a cui rispondere, dal non poterci mai godere l'istante presente, senza condizioni?
Dobbiamo usare termini diversi, perché la salute non è data dalla felicità, ma dalla consapevolezza. E la consapevolezza non si traduce con il numero di cose che potete arrivare a conoscere di voi stessi. E’ lo stato che trovate quando la mente si ferma dalle sue innumerevoli attività: non c’è alcuna conoscenza lì, solo riposo e presenza a voi stessi. Lì il corpo fisico, nel suo essere materia, si riassorbe nello Spirito di cui è composto. Allora può ammalarsi o essere sano senza che la sua natura ultima ne sia toccata. Se qualcosa è in grado di guarire il corpo fisico è soltanto qui.
Sempre di più appare evidente che la responsabilità di noi stessi ci viene rimessa in mano su ogni piano: basta deleghe ed intermediazioni, dovunque lanciate il vostro sasso lo troverete ai vostri piedi. Le risposte là fuori si stanno esaurendo, è tempo di cercarle altrove.
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