Ciò che non cambia
Abbiamo già parlato diverse volte del cambiamento, di come avvenga a profondità oltre la nostra mente. Ma oltre a questa considerazione, se non fosse sufficiente a convincerci a smettere di preoccuparcene, possiamo aggiungere, visti i discorsi che stiamo svolgendo nei post, che tutto ciò che cambia è illusorio.
Tutto ciò che cambia è impermanente, è temporaneo, appartiene alla superficie. I nostri pensieri possono cambiare, le nostre convinzioni, emozioni, sensazioni. Ma quel vuoto che è al fondo di ogni manifestazione, ciò che precede la coscienza, quello è immobile ed eterno, non può mai cambiare.
Ciò che siamo deve per forza essere quell’eterno, su questo non può esserci alcun dubbio. Ciò che si trasforma è soltanto il modo in cui l’infinito si manifesta in molteplici apparenze, in un gioco continuo di luci e di specchi. Ciò che è reale lo è sempre.
E benchè
qualunque cosa accada e si manifesti sia comunque parte dell’Assoluto da cui
emana e di cui è fatta, a noi conviene costantemente ricordare di non
aggrapparci a ciò che può cambiare, ma di radicarci in ciò che in noi è già
presente ed immutabile.
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