I confini dell'identità
Durante
una meditazione, riflettevo su una frase che sentivo girare nella mente: “Il
dolore e la paura ti tengono ferma”. Quando soffriamo, la percezione che
abbiamo di noi stessi è amplificata e ben focalizzata; pensate a quando vi fate
male e il vostro cervello mette a fuoco quel punto preciso con forza cancellando
tutto il resto. Allora mi chiedo se al di là del nostro lamentarci desideriamo
davvero essere felici, considerando che all’opposto uno stato di totale
serenità corrisponde ad una dilatazione del nostro senso di identità, che
quindi appare meno solido. Potrebbe essere che ci aggrappiamo alle nostre paure
in ragione di questa massima percezione di noi. Non ci accorgiamo di qualcosa
se non quando ci procura fastidio o dolore. Mi sono già posta questo quesito:
in fondo chi siamo noi senza tutti i nostri dolori? E’ lì che si traccia il
senso che abbiamo di noi stessi. Siamo ben lontani dal poterli lasciar andare
se non siamo disposti a confrontarci con quel vuoto che sta dietro alla nostra
illusione.
Commenti
Posta un commento