Ricordi o Sogno
Ogni esperienza ci attraversa toccando diverse profondità. Le parole si esauriscono nella mente, è inutile attaccarci ad esse; le emozioni raggiungono il cuore, come qualcosa che già diventa impossibile da spiegare. Ma ancora oltre, persino le sensazioni diventano scintille per qualcosa che si accende, a volte molto lontano da dove le parole sono partite o volevano intendere di condurci. I viaggi che trovano strade nella nostra interiorità non hanno alcun limite.
Allora, penso che forse mentre sto guardando il mare perdendomi nella sua immensità, sto ricordando di qualcuno che mi ha amata, o di una ninna nanna che mi veniva cantata da piccola, in questa vita o in altre, o in una fiaba. Forse è il ricordo di fontane e cascate lontane che ho visitato in qualche viaggio, o la voce di un abbraccio che mi ha riscaldata. Di quando da piccola guardavo le stelle, in un punto nel tempo lontano dal mio ora, che però è sempre adesso. Ogni ricordo è collegato a tutta la mia storia, anche se io ne ricordo solo un pezzetto, solo frammenti. Credo che l’Infinito, irraggiungibile dalla mente, disegni se stesso in questo modo, unendo i miei echi interiori ad ogni aspetto del visibile, truccando i miei ricordi perché contengano molto più di quel che credo.
E accade,
immancabilmente, che ogni volta che ne senta il bisogno, qualcosa emerge da
quella distesa senza limiti su cui galleggio, vestendosi da ciò che la mia
mente può capire e a cui può aggrapparsi. Suoni, colori, immagini, carezze: la
mia storia è ovunque, ed io ricordo ciò che non posso sapere ma che comunque
conosco. Che non c’è niente da sapere. Le cose sono altro.
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