Separazioni

 


Nel lavoro interiore che tende al riconoscimento dell’unità intrinseca di tutte le cose fra di esse, noi tentiamo di lasciar andare di noi stessi tutte quelle dinamiche e quegli elementi che percepiamo come separatori, ma molto spesso con questo intendiamo soltanto quegli atteggiamenti che consideriamo faticosi per noi, negativi o non adatti alla nostra vita. 

Non ci riesce facilmente di comprendere che la nostra stessa percezione è la linea di confine tra ciò che è Uno e ciò che è Due. In qualunque percezione è sottinteso qualcuno che sta percependo, ecco perché anche quando l’io individuale si è consumato lasciando solo un’osservazione impersonale, quella Totalità non è ancora sufficiente. Certo, in linea di massima chi insegue la spiritualità finisce per fermarsi in quelle sensazioni di estasi che tale impersonalità esplica, traendone il senso che quella sia l’illuminazione. Perché in fondo si suppone che Essa debba essere qualcosa, e dunque debba corrispondere ad un qualche stato di cui un soggetto possa avere percezione. Perché si dovrebbe preferire quel Vuoto Assoluto che si apre prima di ogni percezione? Perché la Verità non può essere conosciuta: se fosse qualcosa non potrebbe essere tutto. 

In questa ottica, anche i ricordi delle cose che ci sono care sono separazioni volutamente costruite, qualcosa a cui abbiamo bisogno di modellare una forma da poter tenere con noi. Eppure queste cristallizzazioni che impediscono ai concetti di dissolversi lasciando andare la forma, ci rendono incapaci di vedere la reale natura di tutte le cose. Ci aggrappiamo a qualunque cosa, e poi dichiariamo di aver maturato comprensioni su noi stessi e di aver lasciato andare il nostro passato. E a cosa serve se abbiamo trattenuto qualcos’altro? 

Ognuno segue il tipo di ricerca che sente essere vera per se stesso, ma la vera integrità risiede solo dove non c’è alcuna consapevolezza. Significa che tutta l’attenzione –quella qualità della consapevolezza attraverso cui essa si percepisce- si è consumata, annullando qualunque distanza e separazione, facendo coincidere tutti i punti fino a che non ne resta nessuno.

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