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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Diverse prospettive

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  Recentemente ho letto alcuni libri davvero interessanti. Uno di questi è sul Bushido, il codice di condotta etico e morale dei Samurai Giapponesi, detto anche “la via della spada”. Questi guerrieri seguivano una vita rigorosa e disciplinata che si basava sull’onore, la rettitudine e l’imperturbabilità di fronte alla morte, condizione quest’ultima necessaria perché essi fossero sempre pronti ad intervenire in difesa del proprio padrone senza risparmiare nulla di sé. Non a caso la disciplina della spada nell’epoca dei samurai era considerata una vera e propria via di elevazione spirituale, e molti guerrieri divennero anche monaci zen; lo spirito si incarna nell’azione, ma tale azione deve provenire dal vuoto. I samurai erano maestri nell’arte di padroneggiare la mente, e questo era reso molto più semplice proprio dal fatto che la cultura li indirizzava a prendere confidenza con l’idea della morte.  E’ curioso vedere come l’idea della spiritualità (non dobbiamo mai dimenticare ...

La figura del Maestro

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  Ho sempre avuto una grandissima difficoltà ad accettare i Maestri, e non sto parlando di quelli che si proclamano tali, ma di quelli veri, quelli che quando li incontri non puoi fare a meno di capire che hai molta strada da percorrere, e che tu sei l’allievo. Questo scarto è sempre stato il mio problema, ben più profondamente del senso di soggezione ed inadeguatezza che tale figura può suggerirmi. Il Maestro è stato per molto tempo il simbolo di una distanza: da una parte colui che aveva raggiunto l’illuminazione e dall’altra colui che ancora era in viaggio.  Era lo stesso annoso problema che mi proponeva anni prima la religione: che si trattasse di Dio o dell’illuminazione, si prospettava un traguardo da conseguire che era là davanti, ma non adesso. Il Maestro mi lasciava indietro, ancora inconclusa, creava una distanza tra me e la Verità, facendo da tramite al miraggio che desideravo raggiungere, ma che continuava a spostarsi. Il mio ostinato bisogno di calare l’Assoluto n...

Caos è pace

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  La vita è un continuo tumulto di opposti, niente è mai soltanto ciò che io riesco a vedere, la mia percezione comprende coloro che vedono lo stesso evento con colori completamente diversi. E’ uno spazio troppo grande per essere mio.  Credimi, sono profondamente in pace, ma mai in equilibrio, mai ferma sulle certezze che conquisto, che durano solo qualche istante. Sono inquieta, pensando che non c’è modo di agire con giustizia in favore della salvezza, mia o altrui. Le cose cadono e poi ritornano, scompaiono e poi appaiono nuovamente fra i miei ricordi. Le mie lezioni sembrano non giungere mai a conclusione.  Ecco, mi sento inconclusa, ma come ti dicevo, è in questo che trovo serenità. E’ il caos che mi rende ordinata. Se potessi tracciare i miei contorni, dovrei fare i conti con la fine e con lo scopo delle mie esperienze. Invece, essendo Infinito, la danza che mi attraversa si spiega e si racconta a se stessa, e io semplicemente osservo cosa si apre fra gli spazi possi...

La natura della Preghiera

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  Senza chiuderla in un’idea puramente religiosa, nella mia storia anche il rito della preghiera ha subito la sorte di ogni altra tecnica provata per trovare soluzione alla vita: ha smesso di funzionare, e si è come dissolta.  Inizialmente, da piccola, quando la sera mi sedevo a fare il punto della giornata con Dio, avevo con me un elenco preciso: di cose per cui chiedere scusa, di cose per cui ringraziare, di cose per cui supplicare aiuto e protezione. Era un elenco canonico, statico e per niente vivo, una litania ripetuta a pappagallo di giorno in giorno che non vibrava di alcun potere salvifico. E ancora: era incredibilmente lungo. Volevo pregare per così tante cose di cui mi importava, che a passarle tutte a mente mi occorreva troppo tempo, e sicuramente tante ne restavano fuori, motivo per cui dopo aver finito mi sentivo persino in colpa.  Ma non era possibile abbreviare questo elenco, perché la preghiera era la testimonianza del mio ricordare le cose, e così dimostr...

Fiori d'inverno

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  Mi guardano perché vesto di nero, e cercano in me ferite, paure ed angoli nascosti, senza riuscire a sentire le mie parole quando racconto del buio con lo stesso amore con cui essi dipingono il giorno.  Non attraversiamo mai la notte se non correndo, se non aspettando, perché non sappiamo stare nel momento in cui i contorni scompaiono. In cui svaniscono le differenze. Così tanta è la paura che cadiamo nel sonno.  Osservo gli alberi da quando ero piccola, da essi ho appreso l’imperturbabilità nello scorrere delle stagioni e delle condizioni del tempo. Ondeggiando nel forte turbine del vento, sono immobili come sotto la luce calma del sole. I fiori non attraversano l’inverno, lo vivono, anche quando muoiono fra le sue fredde correnti.  Nel momento del buio più profondo, siamo sempre altrove, distanti anche di un solo piccolo passo, ma infinitamente lontani da ciò che potremmo vedere: che il bianco ed il nero sono lo stesso colore, che la vita e la morte sono la stess...

A lezione dagli Animali - Il viaggio di Pagoda

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  Pagoda è un dolcissimo gatto di circa 10 anni, soggetto a problemi di salute importanti fin da quando era piccolo. Le sue condizioni quando l’ho conosciuto attraverso una canalizzazione (solo una decina di giorni prima del suo passaggio) erano già davvero gravi. La sua compagna umana mi aveva contattata per capire come poter affrontare la prospettiva di un eventuale intervento invasivo e drastico che sembrava essersi reso necessario, ma che sicuramente avrebbe gravato la sua condizione attuale. Non mi interessa descrivervi la sua storia medica o altri dettagli personali della relazione di questo gruppo, quanto piuttosto quello che è successo su un altro piano. Pagoda si portava dietro l’esperienza passata traumatica di un incidente grave che aveva cambiato le sue condizioni e la sua vita. Portava questa memoria nel corpo stesso, tale e quale ad una ferita visibile. Questo incidente era avvenuto quando lui era un cucciolo, giovane anche interiormente, in un momento quindi in cui...