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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

Lasciarsi Essere

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  In questi giorni, per curiosità, ho fatto una ricerca per scoprire quali nuove pratiche olistiche ci fossero in giro, tanto per aggiornarmi, ed ho scoperto con grande sorpresa che sono tantissime quelle che non conoscevo neanche di nome. Mi preoccupa un po' andare a leggerne la descrizione e scoprire che si tratta spesso della stessa cosa raccontata in modi diversi. Certo, ciascuno di noi deve trovare la propria tecnica, e per questo è bene che ce ne siano tante, ma la tecnica è solo l’espressione di qualcosa di più profondo, e confonderla con la sua stessa essenza è ciò che ce ne rende schiavi. E’ questo che i Maestri intendevano dicendo che gli strumenti ad un certo punto vanno abbandonati. Essi servono tutti ad aiutarci ad esprimere ciò che ne è alla base, e dunque dovrebbero aiutarci ad entrare in noi stessi, a scavare dentro noi stessi, facendoli nostri fino alla radice, fino a che dello strumento non resta nulla se non l’Essenza. Invece spesso sono solo nuovi modi di identi...

Materia, energia, Spirito - manifestazione, informazione, Essenza

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  Dopo tutti questi discorsi sull’Infinito (come natura di tutte le manifestazioni) e sull’energia (piano intermedio in cui le informazioni danno poi vita alle manifestazioni), dobbiamo toccare quello che consideriamo il piano della materia, per cercare di concretizzare la teoria. La Meditazione è un’esperienza diretta, questo è innegabile, qualunque cosa possa essere detta deve poi essere vissuta personalmente, e spingerà ognuno fino ai propri limiti più estremi, in profondità senza fine. Dove collochiamo in tutto questo la parte solida della vita? Il percorso interiore può facilmente essere frainteso con qualcosa che accompagna la quotidianità, considerata padrona di ogni nostra condizione e decisione. Un semplice accessorio che la realtà non sempre ci concede di inseguire. Dimentichiamo troppo spesso le affermazioni scientifiche secondo cui la materia è fatta di energia. Perché questo non cambia in noi la prospettiva da cui partiamo? Questa affermazione ci dice innanzitutto ch...

Essere liberi

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All’interno di un percorso di crescita personale si parla sempre della questione del giudizio, della necessità di andare oltre questa tendenza così connaturata in noi. Il giudizio è strettamente legato alla nostra interpretazione di ciò che viviamo, in un gioco curioso che sembra il solito paradosso già incontrato: l’una e l’altro si generano a vicenda e si presentano insieme. Il giudizio riguardo una situazione ne definisce la mia interpretazione, ma essa a sua volta si basa sui miei schemi di giudizio. Per farci un’idea migliore della questione credo sia necessario passare attraverso il tema della libertà, a tutti noi così caro, soprattutto in questo periodo dove ne lamentiamo spesso la sua assenza. Allora, partiamo dal chiederci cosa intendiamo quando parliamo di libertà, essendo chiaro che intendiamo andare oltre il semplice significato delle parole. Diciamo grossolanamente che possiamo considerarla come la possibilità di vivere la nostra vita secondo ciò in cui crediamo? Certament...

Perdono

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  Accadono giorni, fra i tanti, in cui maggiormente mi soffermo a considerare l’enorme dolore che mi circonda, e mi è impossibile distrarre la mente o consolare il cuore da quella sensazione di ineluttabilità. Ovunque io guardi, a chiunque io chieda, il dolore accompagna ogni passo della nostra vita e sembra nascondersi, inesauribile, dietro ad ogni angolo. Per un breve momento allora, non riesco ad intravedere una soluzione, o la salvezza, né certamente un senso che sia alla portata della mia mente, e mi rifugio nel pensiero del futuro, delle prossime vite che immagino svolgersi altrove, in un luogo privo di tale profonda rottura. Mentre formulo questo pensiero, ogni singola parola stride, e sembra cadere dal foglio senza volermi offrire sostegno, ma ne comprendo il motivo: qualunque cosa io stia osservando, il dolore è soltanto mio, quel brivido che scende fin nella profondità delle mie viscere è prodotto dal mio cuore che si spezza. Non posso separare la mia esperienza da quel...

Paradossi

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I paradossi mi affascinano da sempre, poiché descrivono delle condizioni contraddittorie o impossibili in se stesse, che in qualche modo rappresentano la dualità in cui noi ci muoviamo, ma da cui non riusciamo ad uscire. Credo infatti che essi simboleggino il limite della logica a cui possiamo attingere, facendoci scontrare con l’impossibilità di trovare una soluzione al suo stesso interno. Indicano dunque che dobbiamo cercarla altrove, ma dove?  Credo sia stato addirittura ai tempi delle scuole elementari che ho sentito raccontare la storia della corsa tra la tartaruga e Achille: “Fu Zenone di Elea, filosofo greco vissuto nel V secolo a.C., a proporre il celebre paradosso di Achille e della tartaruga. Immaginò che Achille, noto per essere il “piè veloce”, venisse sfidato a raggiungere la lenta tartaruga, alla quale fu però concesso un vantaggio iniziale. Il paradosso era fondato su questo presupposto: nel tempo che Achille impiega per raggiungere il punto in cui inizialmente si tr...

La melanzana scomparsa e l'Infinito

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Oggi avevo voglia di pensare a qualcosa di leggero, e ho deciso di far ridere una cara amica che si è sentita raccontare la mia avventura, in cui come sempre la spiritualità si intreccia alle più comuni dinamiche quotidiane. La scorsa settimana ho ritirato, come faccio quasi sempre, la spesa da una mia amica, che gentilmente la fa anche per me avendo il negozio vicino a casa. Pago, carico la borsa in macchina, arrivo a casa e metto tutto in frigo. Passano alcuni giorni, finchè mi sveglio una mattina con l’idea che quella sera avrei preparato la melanzana al forno per cena. Mentre traffico nel frigorifero per recuperare la marmellata per la colazione, mi accorgo di non vedere la melanzana. Ma non è mia abitudine, non più, preoccuparmi troppo delle cose o darmi pensiero di qualcosa di cui non sono sicura; essendo infatti mattina presto, sicuramente dovevo solo guardarci meglio. Nel corso della mattinata però divento più lucida, e cercando ovunque nel frigorifero mi accorgo che la melan...

A lezione dagli Animali - Il messaggio di Titti

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Raccontare un incontro di quelli che avvengono attraverso le canalizzazioni non è mai facile, nella traduzione a parole molto va perduto di una storia troppo grande per poter essere interamente compresa. Soprattutto perché ciò che è possibile cogliere da un frammento che ci viene restituito conduce ciascuno di noi su strade personali, secondo la propria esperienza, il proprio sentire, il proprio bisogno. A volte, qualcuno di questi incontri accende scintille abbaglianti, e poco importa, anzi nulla, della distanza e del tempo.  Il presente è tutto ciò che di reale esiste. Titti è stato un incontro incredibile per me, fugace e permanente in ciò che mi ha permesso di condividere con lui. Tittino, per chi lo ama, è un gatto che convive con una ragazza di Roma, Serenella. L’incontro con lei è stato sicuramente peculiare, innescato dalla curiosità circa la storia della sua amata cagnolina Olimpia, che solo qualche giorno dopo il nostro primo contatto si trasforma. Nasce con lei una grand...

Il fattore "Assoluto"

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L’intero racconto dei miei libri si basa sul concetto di Assoluto, di Dio. E’ qualcosa che mi porto dietro da sempre, da quando mi ricordo di me, questa tendenza a cercare di raggiungere il cuore ultimo di ogni situazione, oltre l’apparenza, oltre qualunque suo aspetto che sia mutevole e soggetto ad azioni. Non so perché mi fosse così chiaro, ma Dio doveva rappresentare questa intoccabilità, e in ogni circostanza mi spingeva a cercare più in profondità. Nessuna risposta mi basta mai, sono un’eterna scontenta, perché finchè posso parlare di qualcosa, mi sento ancora di essere sulla superficie degli eventi. Così, il mio rapporto con Dio è sempre stato molto personale e stretto; persino ai tempi del catechismo, quando ci venivano insegnate le prime preghiere da recitare, ricordo che non volevo colloquiare con Gesù, da me inteso come un intermediario, ma con il Grande Capo. Gesù non sembrava come me, ma non era ancora abbastanza. I miei dialoghi serali con il cielo puntavano quindi a ciò c...